Cybersecurity nelle scuole: un’emergenza sempre più concreta
Tra +82 % di attacchi e dati sensibili esposti, le scuole italiane devono attivarsi subito per difendersi.
Quando si parla di sicurezza scolastica, spesso si pensa ai problemi strutturali, agli edifici da ristrutturare o ai fondi insufficienti. Ma oggi la minaccia più silenziosa è digitale: dietro ogni accesso, ogni registro elettronico e ogni piattaforma didattica c’è il rischio che un attaccante riesca a penetrare, rubare dati o paralizzare attività. E i numeri mostrano che non è più un’ipotesi remota: è già realtà.
Un’escalation globale e nazionale
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Secondo i dati raccolti da Check Point Research, da gennaio a luglio 2025 gli istituti scolastici, le università e i college hanno registrato in media 4.356 attacchi informatici a settimana per organizzazione — un aumento del 41 % rispetto al 2024. Orizzonte Scuola Notizie+2Orizzonte Scuola Notizie+2
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In Italia, i cyber attacchi nei confronti del settore istruzione sono aumentati dell’82 % in un solo anno. Orizzonte Scuola Notizie+2Scuole Cantu 2+2
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Il settore educativo risulta il più colpito a livello mondiale in questo 2025, con scuole italiane che figurano tra le nazioni maggiormente bersagliate. Cyber Security 360+2Cryptohack+2
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Nel panorama nazionale più ampio, l’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) segnala che nel primo semestre 2025 gli eventi cyber in Italia sono cresciuti del 53 %, con 1.549 eventi e 346 incidenti rilevanti. acn.gov.it
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Un’analisi recente di Orizzonte Scuola, in un’intervista all’esperto Fabrizio Bottacchiari, rivela che ogni istituto scolastico in Italia è vittima di oltre 8.500 tentativi di attacco a settimana, superando del 53 % la media mondiale. Orizzonte Scuola Notizie
Questi dati fotografano una situazione urgente: non si tratta più di “quando accadrà”, ma di quanto spesso accade già ora.
Tipologie di attacco e vulnerabilità frequenti
Gli attacchi alle scuole non sono quasi mai “massivi e generici”: sono spesso mirati, sofisticati e multipli:
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Phishing / spear phishing: email che simulano comunicazioni ufficiali, inviti a cliccare link infetti, richieste di credenziali. Spesso rivolti a docenti, personale amministrativo o genitori.
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Ransomware: cifratura dei dati e richiesta di riscatto per riottenerli. In ambienti scolastici può paralizzare la didattica, l’accesso ai registri e le procedure amministrative.
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Attacchi ai domini scolastici / typosquatting: uso di domini con errori ortografici per intercettare traffico o generare confusione. Check Point punta l’attenzione su questo come vettore spesso sottovalutato. Orizzonte Scuola Notizie+1
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Vulnerabilità dei dispositivi connessi (IoT, tablet, lavagne smart, sensori, stampanti): ogni dispositivo connesso è una possibile porta d’ingresso se non adeguatamente protetto.
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Accessi non protetti / password deboli: senza uso di autenticazione a più fattori, password standard o condivise possono essere facilmente compromesse.
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Incidenti interni / errori umani: personale non formato, condivisione incauta di file, uso di dispositivi personali non sicuri.
Secondo Sophos, l’82 % delle scuole K-12 (primaria + secondaria) ha subito almeno un incidente di sicurezza informatica nel periodo luglio 2023 – dicembre 2024. Sophos News
Casi concreti recenti
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Intervista a Fabrizio Bottacchiari: denuncia un volume inquietante di tentativi di attacco (8.500/settimana) e sottolinea che spesso le scuole pensano “non abbiamo nulla da proteggere”, ignorando che custodiscono dati di studenti, famiglie e personale. Orizzonte Scuola Notizie
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Campagna Check Point / Orizzonte Scuola: denuncia dell’82 % di aumento annuo degli attacchi al comparto istruzione, e la necessità di strategie multilivello (autenticazione, monitoraggio, consapevolezza) per arginarli. Cyber Security 360+3Orizzonte Scuola Notizie+3Orizzonte Scuola Notizie+3
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Raddoppio attacchi settore istruzione: un’analisi di SecurityInfo segnala che negli ultimi semestri gli attacchi contro istruzione e ricerca in Italia sono quasi raddoppiati rispetto al semestre precedente. Securityinfo.it
Pur non sempre con nomi precisi di scuole italiane (per questioni di riservatezza e non divulgazione), queste testimonianze mostrano che l’attacco alle istituzioni scolastiche è già attivo e frequente.
La situazione italiana: fragilità strutturali e ostacoli
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Le scuole italiane spesso non dispongono di risorse adeguate per infrastrutture IT, personale specializzato e aggiornamenti continui. agenda-digitale.it+2Cyber Security 360+2
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L’adozione della digitalizzazione (registro elettronico, piattaforme di didattica, dispositivi connessi) è cresciuta rapidamente, ma senza sempre un corrispondente rafforzamento delle misure di sicurezza. agenda-digitale.it+1
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Spesso le scuole non nominano un Data Protection Officer (DPO) con competenze tecniche, e i rischi legati alla privacy sono sottovalutati. Orizzonte Scuola Notizie+1
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La normativa europea e italiana (GDPR, direttiva NIS2) impone obblighi di notifica delle violazioni, ma le scuole non sempre sono pronte per adempiere. agenda-digitale.it+1
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La cultura della consapevolezza digitale è spesso debole: formazione saltuaria, scarsa attenzione ai segnali di allarme e procedure interne poco strutturate.
Cosa fare oggi: misure pratiche per scuole, dirigenti, personale e famiglie
Ecco un set di proposte concrete, concrete e realizzabili:
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Autenticazione multifattoriale (MFA)
Attivare l’accesso con almeno due fattori su tutte le applicazioni sensibili (registro elettronico, piattaforme gestionali, sistemi amministrativi). -
Backup secondo la regola 3-2-1
Tre copie dei dati, almeno due formati diversi, almeno una copia offline (disconnessa). In caso di ransomware, il backup offline può salvare la scuola. -
Segmentazione della rete
Separare i dispositivi “studenti / classi” da quelli amministrativi / server critici in reti distinte, con controlli e firewall interni. -
Monitoraggio continuo e log
Tenere traccia di accessi, errori, eventi insoliti; attivare sistemi di alerting automatici; controllare domini simili (typosquatting). -
Formazione obbligatoria e continua
Organizzare corsi per docenti, personale amministrativo e tecnici su phishing, social engineering, gestione delle password, procedure da seguire in caso di sospetto. -
Procedure interne e manuale di incident response
Stabilire protocolli chiari: chi segnalare, passi da seguire, comunicazione interna ed esterna (studenti/genitori, autorità competenti). -
Verifiche di vulnerabilità / penetration test periodici
Affidarsi a esperti esterni per testare la robustezza dell’infrastruttura, identificare punti deboli e suggerire rimedi. -
Coinvolgimento e trasparenza verso famiglie e studenti
Comunicare quali misure la scuola ha adottato, come proteggere i dati degli studenti, sensibilizzare su comportamenti digitali sicuri anche a casa. -
Pianificazione del budget per cybersecurity
Nel piano triennale di istituto inserire voci per formazione, aggiornamenti, strumenti di sicurezza (firewall, endpoint protection, sistemi SIEM). -
Collaborazione con autorità e reti locali
Partecipare a iniziative locali di cooperazione (reti di scuole, protocolli con la polizia postale, condivisione di segnalazioni).
Sfide da affrontare
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Vincoli di budget: molte scuole non hanno fondi dedicati a ICT e sicurezza, e le risorse già esistenti sono spesso destinate ad altri bisogni.
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Resistenza al cambiamento: personale abituato a modalità informali, riluttanza ad aderire a procedure più rigide.
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Scarso coordinamento centrale: anche se esistono normative europee (NIS2) e nazionali, gli atti di attuazione e le linee guida per le scuole restano in alcuni casi vaghe o non sufficientemente diffuse.
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Aggiornamento tecnologico lento: apparecchiature obsolete, sistemi operativi non aggiornati e vulnerabili, mancanza di manutenzione costante.
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Gestione della privacy e delle comunicazioni: come comunicare una violazione senza creare panico, come rispettare obblighi di notifica e diritto all’oblio.
Conclusione
Le scuole non sono più “terreno neutro” nel mondo digitale: sono bersagli attivi di attacchi sempre più sofisticati. I dati aggiornati parlano chiaro: con migliaia di attacchi ogni settimana, diventa imprescindibile che dirigenti, personale, famiglie e istituzioni collaborino per innalzare il livello di difesa.
La chiave sta nella prevenzione, nella formazione e nella cultura della consapevolezza digitale. Ogni scuola che alza il livello di protezione non compie solo un investimento tecnologico, ma protegge la fiducia e la sicurezza di studenti, famiglie e comunità.
Noi di Pamoplus siamo in grado di offrire sistemi e servizi di cyber security per garantire l'integrità dei dati e l'operatività dei sistemi anche quando avvengono questi attacchi.
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FONTE: ICT Security Magazine